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giovedì 14 novembre 2019

CAVARZERE RICEVE DALLA REGIONE ALTRI 16 ETTARI DI SUOLO TRASFORMABILE SECONDO CRITERI SOSTENIBILI

Il Comune di Cavarzere sta predisponendo la variante semplificata al Piano di Assetto del Territorio prevista dalla legge regionale 14/2017, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre prossimo. Un percorso iniziato il 10 giugno con il convegno organizzato assieme alla Regione Veneto, all'ANCI Veneto e all'ANCE relativamente alla nuova legge urbanistica Veneto 2050, e proseguito attraverso un incontro con i professionisti lo scorso 3 ottobre. «Anche se si tratta di un adempimento di legge con l’applicazione di norme precise - commenta il sindaco Henri Tommasi - il Comune ha scelto la strada della partecipazione e della condivisione con i professionisti ed i portatori di interesse».
La legge regionale 14/2017 prevede la progressiva riduzione del consumo di suolo per arrivare al consumo di suolo “zero” nell’anno 2050: nel 2017 il Comune di Cavarzere aveva inviato i dati del dimensionamento del proprio strumento urbanistico alla Regione Veneto che, rilevando uno scostamento significativo dalla media di consumo di suolo nell’ambito territoriale di appartenenza, aveva assegnato al Comune 16 ettari di superficie trasformabile. «Grazie al lavoro dell’ufficio Urbanistica - continua Tommasi - abbiamo trasmesso nuovi dati ricalcolati, che nel giro di pochi giorni hanno consentito la riassegnazione da parte della Regione di altri 16 ettari per un totale di 32 ettari di superficie trasformabile. Si tratta comunque di una riduzione notevole rispetto al passato, nella media dei Comuni del Veneto. Valuteremo come impiegare questa quantità di suolo trasformabile riassegnataci dalla Regione fino al 2050, verso il recupero del patrimonio edilizio esistente attraverso nuove forme di incentivi. Secondo le indicazioni nazionali e regionali - prosegue il sindaco - favoriremo le ristrutturazioni all’interno del tessuto consolidato, anche agendo sul contributo di costruzione.
Cavarzere diventerà un laboratorio per la sperimentazione di un nuovo sviluppo sostenibile che consenta il rilancio del settore edilizio e il miglioramento della qualità abitativa. Per quanto riguarda nuovi insediamenti, sarà premiato chi porta maggiori benefici alla collettività in termini di opere di sistemazione e messa in sicurezza del territorio e di servizi. Sarà garantita anche una quota di superficie da destinare ad aree produttive per l’insediamento di nuove attività. Dopo l’adozione della variante al PAT - conclude il primo cittadino - ci saranno i tempi per le osservazioni da parte di tecnici e cittadini; gli uffici sono sempre a disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento».

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