«Il sindaco Tommasi, mostrando i muscoli politici che non ha, dimostra una volta in più tutta la sua inadeguatezza per la carica che riveste». Lo afferma Pier Luigi Parisotto, capogruppo di minoranza della lista Tricolore, che interviene sulla vicenda legata ai lavori che interesseranno il ponte di Chioggia e la Romea, previsti dall’ANAS, che obbligheranno tutto il traffico pesante a passare per Adria e Cavarzere. «L’atteggiamento di Tommasi dimostra il suo totale isolamento dai colleghi dell’area sud della provincia - prosegue Parisotto - in primis Chioggia, con cui non è mai riuscito a dialogare per risolvere i tanti problemi comuni a questo territorio, uno per tutti quello del giudice di pace. Da otto anni il sindaco Tommasi, con il suo comportamento istituzionalmente pilatesco, non ha mai voluto affrontare alcun problema strategico né di Cavarzere né dell’intera area sud». Il problema della viabilità statale, legato alla Romea, è noto a tutti da decenni, come lo è l’isolamento viario di Cavarzere dalle principali strade di comunicazione. «Solo questo sindaco e la sua maggioranza - continua il consigliere di minoranza - fanno finta di non saperlo.
Già il 15 luglio 2016 a Roma ci fu una importante riunione con tutti i Comuni e le Regioni interessate dal tracciato della Romea commerciale e, pur partecipandovi, il sindaco Tommasi non prese alcuna posizione. L’11 settembre del 2017 un altro incontro istituzionale, questa volta ad Adria, dove era presente l’allora sottosegretario ai trasporti Umberto Del Basso De Caro, oltre a molti sindaci polesani. Quella volta il sindaco nemmeno si presentò, mandando l’assessora Cinzia Frezzato: una partecipazione poco opportuna, visto che il suo interesse non è certo quello della tutela generale di Cavarzere, ma è andata per scongiurare che il progetto della Romea commerciale possa mai partire, visto che passerebbe vicino a casa sua. Sembra affetta dalla sindrome di Nimby, quella di chi vuole bloccare ogni opera pubblica nel proprio giardino di casa, ma va bene se la fanno in quello degli altri. La verità, però, è ben diversa: da nota ambientalista a corrente alternata, difende semplicemente la sua lottizzazione ancora da concludere».
Conclude Parisotto: «Ritornando alla riunione di quel giorno ad Adria, il sottosegretario De Caro si disse ben disponibile a valutare anche l’ipotesi discussa di uno stralcio della nuova Romea che da Mesola andasse verso Adria e Cavarzere per sfociare nell’attuale Romea, a Santa Margherita di Codevigo. Ovviamente gli amministratori cavarzerani brillarono per l’ennesima scena muta, ma anche il resto dei sindaci polesani non andò oltre a un tiepido assenso, al quale però non seguirono fatti, e tutto cadde nel dimenticatoio. Di fronte a questi inqualificabili comportamenti politico-amministrativi è ovvio che oggi le dichiarazioni del sindaco Tommasi non appaiono certo credibili, mostrandosi un po’ lacrime di coccodrillo, un po’ di scaricabarile, visto che la competenza dei lavori ricade su altri enti. Ma soprattutto sono dichiarazioni ridicole, come i comportamenti di quei cagnolini che davanti al cane più grande abbaiano sempre più forte, indietreggiando, per poi scappare, come sta facendo Tommasi davanti alle proprie responsabilità istituzionali».
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